James Kent, nuovayorkese doc del Greenwich Village è entrato per la prima volta in una cucina, come semplice apprendista, ad appena 15 anni. Era la cucina del Bouley, uno degli indirizzi storici del fine dining della Grande Mela. Ma prima di buttarsi a capofitto nelle cucine ha preferito costruirsi delle solide basi tecniche in Europa studiando alla scuola Cordon Bleu a Parigi e Londra e diplomandosi alla Johnson and Wales. Tornato a New York, ha lavorato in numerosi ristoranti fino a quando nel 2007 è arrivato all'Eleven Madison Park. Alla corte di Daniel Humm ha affinato le sue capacità, sviluppato il suo talento fino a diventare sous chef. Nel 2010 ha vinto il Bocuse d'Or Usa. In dieci anni è arrivato fino al ruolo di "chef de cusine" proprio negli anni dei più grandi trionfi del prestigioso ristorante di Manhattan: quattro stelle del New York Times, tre stelle Michelin e il primo posto nei 50th best.
Era il momento di camminare da solo e così in due anni è riuscito ad aprire Crown Shy, in una bellissimo palazzo Art Deco nel cuore del financial district. Soffitti altissimi e gigantesca cucina a vista. In appena 18 mesi ha conquistato la stella con una cucina che mostra solide basi nella tecnica assorbita in Europa, ma con attenzione ai sapori di tutto il mondo. Un esempio? L'Hummus con 'nduja e pinoli tostati, o il Polpo alla plancha con chorizo e mole di patata dolce.
Da poco al sessantreesimo piano dello stesso palazzo ha aperto Saga, dove godendo una vista straordinaria sul ponte di Brooklyn si serve solo un menu degustazione da 245 dollari.
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articolo a cura degli autori Identità Golose