Domenico Marotta è figlio d'arte, il suo Marotta Ristorante - nato nel giugno 2019 - è la costola gourmet di Villa La Collinetta, classico ristorantone per eventi, gestito dai suoi genitori proprio accanto. Marotta jr è approdato alla sua impresa dopo aver imparato da maestri importanti: Andrea Berton ed Enrico Crippa, cui vanno aggiunti anche Éric Frechon in Francia, gli stage da Kobe Desramaults in Belgio e da Seiji Yamamoto in Giappone, soprattutto l'anno da capopartita con Alain Passard (Crippa Passard significa sviluppare una grande sensibilità per il mondo vegetale).
Marotta ci spiega: «Voglio guardarmi intorno, raccontare questo territorio arricchendolo con gli innesti che derivano dai viaggi che ho fatto e che continuo a fare, attraverso la ricerca». Ne deriva un menu degustazione che si chiama Radici&Innesti.
Si parlava della sensibilità nel trattare il mondo vegetale. Risulta evidente già nella serie di appetizer, uno più aggraziato dell'altro. Note soffuse, accostamenti minimali, un tocco ispiratissimo. Sono la stura per una serie di assaggi esatti. Con Insalata nera e soprattutto con Merluzzo, fiori e gel di limone candito Marotta definisce con precisione il proprio stile. Specie il secondo piatto è un piccolo capolavoro di equilibrio: lo chef gioca con i profumi, le essenze. In generale, le sue sono realizzazioni color pastello, sempre quasi rarefatte; espressione di una mano delicata, elegante, di enorme armonia. Carezze al palato, altissima cucina, tecnicamente ineccepibile, ma soprattutto dotata di idee, anima, identità.
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articolo a cura degli autori Identità Golose