Bolle Restaurant è la bella scommessa che la famiglia Agnelli - titolare di quel marchio Pentole Agnelli ben conosciuto da chi frequenta cucine professionali - ha voluto avviare nel luglio 2019 a Lallio, proprio all'interno dell'area industriale che ospita lo stabilimento. Iniziativa dalla tempistica non felice, visto quello che sarebbe successo pochi mesi dopo; ma che viene oggi portata avanti con determinazione e con una intuizione interessante: quella di affidare i fuochi, dal settembre 2020, a un giovane chef alla prima esperienza come protagonista, Marco Stagi, classe 1990 originario delle vicine valle orobiche, con un passato trascorso coi Cerea, quindi da Enrico Crippa, poi in Belgio da un altro tristellato, Peter Goossens all'Hof Van Cleve, infine per due anni e mezzo come sous chef al Casa Perbellini.
È insomma un professionista dalla carriera promettente, Stagi: e già lo dimostra al Bolle con una proposta di fine dining, solida, piuttosto matura, godibile. Potrà osare anche di più in futuro, via via che la sua esperienza si consoliderà; però non c'è bisogno di attendere oltre per notare l'ottima mano, come esemplificano soprattutto due secondi, dalle cotture perfette, Diaframma alla brace, carciofi, dragoncello e zabaione alla cenere e Rana pescatrice, pistacchio salato e ramen invernale.
Prima di salire al primo piano, dove si trova il ristorante, consigliamo una visita allo showroom di Pentole Agnelli, subito dopo l'ingresso: ne vale la pena.
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Tavoli all'aperto
articolo a cura degli autori Identità Golose