I ristoranti storici del Lago Trasimeno sono molti, tra questi c’è certamente Il Molo, fondato dalla famiglia Pellegrini nel 1978. Una differenza, però, lo definisce e lo distingue nettamente da tutti gli altri: la mentalità, il desiderio di innovare, lontano dal pericolo di una banale cristallizzazione della tradizione. Nel 2013 Andrea Pellegrini, figlio di Gianfranco e Raffaela, sceglie di intraprendere un’altra strada, quella che ha portato in pochi anni Il Molo ad entrare nel XXI secolo: la sala innanzitutto, rinnovata completamente, adottando uno stile da moderno bistrot, luminosa, accattivante, ariosa. E poi, ovviamente, la cucina, dove gli stessi Gianfranco e Raffaela, accompagnati da Riccardo Forti, si sono messi in gioco.
Oggi la cucina del Molo rappresenta la massima espressione della gastronomia lacustre regionale: un menu ben congeniato, piatti divertenti, pieni di storia e di idee. Il Lago è centrale, come nel Sandwich di anguilla, un gioco che ruota attorno al sapore affumicato. Dilettevole la Trota di lago semimarinata, tzatziki, mandorle salate, servita con estratto di rabarbaro e frutti rossi, che propone diverse consistenze e tocchi di acidità.
Da trent’anni resta in carta un classico imperdibile, la Tinca affumicata, perfetta per consistenza ed equilibrio. Capitolo definitivo la Carpa regina del Trasimeno in porchetta, il piatto che vale il viaggio sulle rive del Lago. La cucina del Molo non è un viaggio in linea retta, ci sono curve a gomito, saliscendi, fermento, ma questo consente di non annoiarsi mai.
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Tavoli all'aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose