Giulianova è la città scelta da Enzo Di Pasquale per il suo Aprudia, un luogo non luogo difficile, nonostante tutto, da inquadrare geograficamente e stilisticamente per ecletticità e libertà concettuale. Non troverete cucina tipica, ma una cucina “di soggetto”, di persona, di identità, che si schiera, per esempio, a favore del tempo e della stagionalità, del benessere dei propri ospiti e della felicità personale che lo chef vive nell'ideazione dei piatti.
È una cucina senza compromessi quella che Di Pasquale propone, sempre diversa e migliore rispetto a quella del mese o dell'anno precedente, perché tutto deve essere in evoluzione, in primis se stesso, mai soddisfatto e sempre pronto a mettersi in discussione. Non aspettatevi, quindi, una consecutio lineare di piatti e sapori, perché non esite, quindi poco ci sarà da meravigliarsi se il primo piatto precede il passaggio ai dessert. Ma una grande nettezza dei sapori, quella sì, che nel tempo si sono fatti più freschi e puliti, meno ruffiani.
L’emozione da Aprudia è tutto e la troverete nelle temperature, nei rimandi orientali, nelle sfumature nostrane, nella sostenibilità e nella libertà dell’essere.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+393516531769
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)