Cortex

Squadra che vince non si cambia. Fin dagli esordi, questa insegna mantiene dritta la rotta puntando su una cucina semplice solo in apparenza, basata su pochi ingredienti per piatto, dove la stratificazione dei sapori si rivela determinante per la riuscita del gusto finale, sempre calibrato anche là ove prevalga l’acidità, mai estremo.

In cucina si confermano Simone Devoti e Diego Sales, aiutati da Mikako Tomita, così come in sala c’è Ottavia Devoti che coordina il servizio con la calma di chi ha sotto controllo tutto e la capacità di spiegare, all’occorrenza, le pietanze in modo chiaro e breve. Così la sosta, già gradevole per via dell’atmosfera informale e rilassata, si fa più piacevole man mano che si assaggiano le creazioni degli chef.

La possibilità in molti casi di avere la mezza porzione consente di pescare con maggior dovizia dal menu, sensatamente misurato. Qualche assaggio? Spaghetti cocco anacardi ostrica si destreggiano bene tra dolcezza esotica e spunti iodati, mentre Zucchine, fave, pecorino, bottarga portano il vegetale a una soddisfazione degna di un secondo piatto.

La carta dei vini ben si addice alla personalità della cucina.