Dopo una cena alla Stüa dla Lâ, a Badia, nell'omonima valle del Sud Tirolo, è comodo infilarsi subito a letto perché la stanza era prenotata all'hotel Gran Ander, del quale la Stüa è l'indirizzo gastronomico. Entrambe le insegne sono legate alla storia della famiglia Irsara, alfiere di una lunga tradizione culinaria e alberghiera che risale all'anno 1896, con nonna Anna.
Oggi a capo di questa dinastia dell'accoglienza e del buonmangiare c'è Andrea. Classe 1974, è una forza della natura, un concentrato di entusiasmo e passione, una tempesta di giovialità che travolge ancor prima di essere saliti con le valigie per raggiungere, dopo il check-in, le confortevoli camere del Gran Ander, dall'atmosfera calda, di quelle dove ci si rilassa e si viene coccolati dallo staff.
Andrea ha modi amichevoli, il sorriso stampato sul volto, un'incontenibile energia; è umile e ironico, ma vanta un curriculum di tutto rispetto, il Louis XV di Alain Ducasse, lo Schöneck a Falzes, l'Arnolfo di Gaetano Trovato, la Stüa de Michil nella vicina Corvara.
Nella sua, di Stüa, Irsara racconta specialità ladine, ricette tipiche, tradizioni di famiglia e prodotti d'eccellenza degli artigiani del gusto locali, arricchendo tutto questo bagaglio col portato esperienziale, con tecniche e idee contemporanee. E per rileggere le proprie radici, o semplicemente per contaminare la linea di cucina, dà spazio ai suoi giovani collaboratori, ci ha colpito in particolare il sous Nicola Acquasaliente, coraggioso nella sperimentazione nei campi che gli sono affidati, ossia panificazione e pasticceria.
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Ristorante con camere
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articolo a cura degli autori Identità Golose