Non a caso si chiama Casa Sgarra. Non a caso perché i fratelli Sgarra accolgono gli ospiti con un tocco di charme familiare, e li coccolano dall'inizio alla fine della piacevolissima sosta. Renato e Roberto dirigono la sala come se fosse una loro personale sinfonia, tanto negli eleganti ambienti interni, quanto nel dehors estivo affacciato sul lungomare di Trani. Felice crea ai fornelli, e nel suo lavoro tre fattori gareggiano per il primato: il talento naturale, la conoscenza delle tecniche e la passione.
Forse bisogna ringraziare il talento naturale se vengono servite in tavola geniali chicche come l'Ostrica gin, e l'iconico Pane e olio. Mentre la passione (per il territorio) e la tecnica interagiscono nella realizzazione del gioco di temperature diverse che danno carattere alla Parmigiana con burrata, pomodoro cotto e gelato di pomodoro. O nel memorabile incontro di culture gastronomiche differenti che si registra negli Agnolotti piemontesi ripieni di anguilla affumicata, con tapioca e brodo di alghe. Da applauso il carrello dei formaggi.
professore di lettere in pensione prestato alla gastronomia. Titolare da oltre vent'anni di una rubrica sul Corriere del Mezzogiorno
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Tavoli all’aperto
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