Da fuori non c’è nessuna insegna, se non il piccolo logo al citofono. Apri l’anonimo portone, superi il cortile e ti ritrovi in uno dei laboratori meglio congegnati del Paese. È la tana coerente di Gianluca Fusto, il ragazzo dal cuore grande che, nel giugno del 2020, ha messo in piedi con Linda Massignan un locale che è un laboratorio, una fonte di delizie e formazione, bontà e cultura, dolce e salata. Pochi hanno l’esperienza e il talento di questo corpulento pasticciere, capace di trasmettere la sua visione a centinaia di professionisti, in Italia e nel mondo.
Ecco allora Fusto spuntare tra temperatrici e macchinari d’ultima generazione, per porgerti Alchimia, un cioccolato da fave di cacao lasciate riposare in una botticella di Aceto Balsamico Tradizionale, poi lavorate con dell’altro oro nero, questa volta invecchiato per due decenni, un efficacissimo acceleratore dell’umami del cacao stesso. Cento ne pensa e cento ne fa, Fusto, mentre cesella la geometria di torte inconfondibili, nello stile e nella bontà. Come la Vie en Rose, ottenuta da 3 ricotte (vaccina, pecora, bufala), gelatina di tè bianco alla rosa, acqua di rose del Libano, crema ai lamponi e un biscotto soffice.
Ma anche le monoporzioni, i lievitati (ah, quel panettone…), le crostate di frutta, agrumi o cioccolato, i biscotti e le ganache, le creme spalmabili e le marmellate, confetture e torte salate… Per fortuna siamo entrati con qualcuno che ci ha richiamato all’ordine, sennò c’era il rischio concreto di piombare nel coma diabetico.
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt