Ichikawa
Lombardia | Milano
lo chef
Haruo Ichikawa
sous-chef
Jim Shizukuishi
ai dolci
Seiko Ueda
in sala
Nicola Jacchia
in cantina
Nicola Jacchia
Jim Shizukuishi
ai dolci
Seiko Ueda
in sala
Nicola Jacchia
in cantina
Nicola Jacchia
Nicola Jacchia
in cantina
Nicola Jacchia
Haruo Ichikawa, classe 1954, in Italia da oltre trent’anni, nel 2008 venne scelto per guidare Iyo in via Piero della Francesca, dieci anni spesi benissimo, con stella Michelin nel 2014. E oggi non brilla solo l’insegna in Lazzaro Papi, ma anche Ichidon in via Antonio Fogazzaro 11.
Due sale, nella seconda splende un bancone per omakase, il menù a mano libera eseguito da Ichikawa per un massimo di 8 commensali, un ottimo punto di osservazione per seguire lo chef al lavoro, sguardo attento e sorriso sempre acceso. Primo passo nel segno di un Sunomono molto più ricco della classica insalata di cetrioli per l’aggiunta di gamberi di Mazara, calamari, ricciola, tonno, uova di salmone, ocra, salmone, aceto, alghe wakame.
Quindi uno straordinario arcobaleno di sushi e sashimi, colori e sapori, tagli ricchi, da bocconi pieni. Anguilla, calamari, capesante, gamberi, ricciola, salmone, ventresca; sashimi di tonno, salmone, ventresca… Temaki di ricciola, ventresca e anguilla; Gunkan di uova di salmone; in teoria ecco poi dei Tako yaki, polpette di polpo, però smontate e servite come un’insalata di polpo, fagiolini, katsuobushi, crema di patate allo yuzu. Gioia e ancora gioia. Ichi sì.
Lo chef consiglia
Hazama, via Savona 41, Milano - ristorantehazama.comPerché fermarsi
perché a Milano non è facile trovare un Giappone autentico, qui sìè perché hai negato il consenso all'utilizzo dei cookie della categoria "Miglioramento dell’esperienza".
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