Come cresce bene il Liu più piccolo! Che è una frase a doppia lettura. Perché ci riferiamo intanto a Marco Liu, classe '92, il più giovane dei pargoli di papà Xuezhen e mamma Aiju, e anche l'unico dei tre fratelli a essere nato in Italia, Claudio e Giulia invece hanno avuto i natali nello Zhejiang, Cina. Ma la crescita della quale qui parliamo è anche quella di Ba Asian Mood, il locale che proprio Marco - enfant prodige, che oggi si muove in sala con elegante disinvoltura - ha tenuto a battesimo nel 2011, secondo indirizzo del gruppo Liu, solo l'Iyo primigenio è arrivato prima, nel 2007.
Ricordo personale dello scrivente: frequentavo spesso il Ba proprio all'inizio, lo apprezzavo, lo percepivo come un locale perfetto per spensierate sere con amici. Mancavo però da un po' di anni. Ci son tornato: ho ritrovato quello che già mi piaceva un decennio fa, come l’offerta accessibile e il menu ricco ma ben calibrato; adesso con dei plus non da poco, ossia un servizio ancor più attento e puntuale, una sala persino più bella... E una cucina che è ulteriormente evoluta, ora la firma lo chef Bryan Hooi, malese di origini cinesi. È abilissimo nel trovare l'equilibrio goloso nel piatto, nel donargli armonia, nell'utilizzo della speziatura e anche a sbanalizzare ingredienti mainstream, le capesante, il salmone, l'agnello, i calamari.
Deliziose ad esempio le Capesante XO, ossia scottate e servite con salsa XO, asparagi, pancetta e delicata salsa ai foie gras; poi la Pancia di agnello alle spezie, cotta al bbq, daikon marinato all'aceto di riso okra in pastella, è un gran piatto.
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it