Premessa. Chi scrive, nell'approcciarsi al Dordoni di Cremona - era quasi l'ora di cena - rimaneva ancora indeciso sul da farsi: puntare dritti dritti sulla pizza, per la quale chef-patron Paco Magri s'è guadagnato una meritata fama, o concedersi anche la cucina di questo ristorante di tradizione, radicato sul territorio, attivo fin dal lontano 1966 con il fondatore, nonno Albino Dordoni (ora con Paco e la sorella Chiara è all'opera la terza generazione della famiglia).
Diciamo allora subito l'esito della visita. La pizza è di alta qualità. Stili diversi, cinque opzioni possibili: Napoli Style, Focaccia alta leggera, Pizza alta, Pala alla romana ed Evolutiva (tutte con farine macinate a pietra semi-integrali Petra 1 e Petra 9, oltre che Petra Evolutiva). Oggi Magri è un punto di riferimento per il settore, bravissimo. Squisita la pizza Evolutiva alla crema di cipolle, ceci e tarassaco, davvero da assaggiare.
E la cucina? Ogni cosa è rigorosamente fatta in casa. La nostra scelta è caduta sul Tortello di Tognazzi, un tortello ripieno di ricotta, Grana padano e tarassaco selvatico, servito con una salsa di noci. Il capolavoro doveva però ancora essere servito in tavola: la Coscia d'anatra. Che dire? Strepitoso. Goloso, cotto perfettamente, con il giusto equilibrio aromatico, carnoso al punto giusto, una vera delizia. Paco Magri è appassionato e intelligente, fa bene il suo lavoro. Con la riduzione dei coperti la qualità dei piatti e del servizio è decisamente cresciuta.
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Tavoli all'aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it