"Trattoria" è una parola dal significato più travisato e mistificato degli ultimi anni. Ma se cercate un luogo in cui la tradizione sia realizzata in maniera impeccabile, con cura tecnica contemporanea e ti faccia sentire a casa che tu ci vada, con amici, amiche nonni o figli, beh questo luogo è Irina Trattoria. Siamo nella prima collina bolognese, a Savigno, terra di funghi, tartufi e da scampagnata domenicale, sulla via d'estate, possiamo trovare qualche tavolo all'aperto, mentre all'interno si trovano una cinquantina di coperti.
Il menu raccoglie tutto ciò di iconico potete immaginare: dalle tigelle montanare ai salumi, fino alla giardiniera. Poi i caposaldi impeccabili della pasta: la tagliatella elegantissima, un tortellino pazzesco, con una crema di parmigiano diversa da tutte le altre, verticalissima, una sciabolata di profumi di caseificio.
Fra i secondi, spazio ai tagli da lunga cottura come la guancia o lo spezzatino (di caccia), ma anche la cotoletta bolognese ovviamente. Patate al forno o friggione fra i contorni. Fra i dessert una tenerina da manuale. Inutile esplorare fuori dal seminato, cercate i porcini d'estate (quello aglio olio e peperoncino come antipasto vale il viaggio) e i tartufi a novembre. Carta dei vini con grande spazio alle bolle, dallo champagne al Lambrusco, sicuramente la scelta migliore.
+393451608382
Tavoli all'aperto
+393400545872
dopo una formazione scientifica si è sempre dedicato alla gastronomia: lavora da anni per l'Osteria Francescana, scrive per Dispensa, è tra i fondatori del progetto Postrivoro ed è curatore di Al Meni