Kobus Van der Merwe, chef e patron di Wolfgat, è stato invitato, con grande lungimiranza, a Identità Milano, edizione 2017 quando era ancora un perfetto sconosciuto e nel 2019 ha ricevuto a Parigi il premio di migliore ristorante al mondo nonché migliore insegna off the map destination (“fuori dai grandi circuiti”) al World Restaurant Awards. Una decisione coraggiosa perché questo ristorante si trova a Paternoster, in un piccolo villaggio di pescatori, a un'ora e mezza da Cape Town ed è veramente un posto alternativo.
Da Wolfgat, situato in una posizione super panoramica, la filosofia è quella del foraging, la versione estrema del Km zero: quasi tutti i prodotti sono presi direttamente dal fynbos (vegetazione autoctona) e dal mare di Paternoster. Un’esperienza da Wolfgat vale il viaggio da Cape Town. Il ristorante ha venti posti e il menu cambia continuamente a seconda dei prodotti reperiti dato che lo chef utilizza solo quello che trova nella zona. Per esempio, cozze e ostriche prese dalle rocce della spiaggia sottostante, erbe e foglie di piante dai nomi impronunciabili, pesci e seppie della costa, dolci fatti con frutta autoctona. A volte sono presenti anche piatti di carne.
Il servizio è all'altezza dei migliori ristoranti, la carta dei vini non è amplissima ma molto curata. Al di là di tutte le etichette, l'esperienza di Wofgat rimane impressa per la sua unicità e autenticità. È un luogo da emozioni forti e bisogna andarci a mente e papille gustative "aperte". Prenotazioni solo online e con largo anticipo: il ristorante è quasi sempre pieno.
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articolo a cura degli autori Identità Golose