Si è aperta una nuova epoca per Rovello, insegna che per 12 lunghi anni ci ha viziati in corso Garibaldi. Dal 3 dicembre 2024 Michele De Liguoro officia quasi all’angolo di corso Genova, in un ristorante, ora di proprietà, con una struttura disegnata diversamente dal precedente: ora il piano è uno solo e c’è una scenografica barra da 22 sedute con, appena dietro, tavolini che accolgono altri 34 coperti. I camerieri indossano nuove divise verde acqua e i cuochi, a lungo impegnati in una cucina chiusa, appaiono felici di scambiare chiacchiere coi clienti agli sgabelli del banco.
La cucina non cambia una virgola dalla sostanza di prima: «cibi buoni, con vini buoni» era la regola aurea e tale rimane nella testa di Michele e del fido sous chef Raffaele Mongelli, abili a trasferire le stesse logiche in un contenitore diverso. I Peperoni tonnati sono sempre un must così come le Tagliatelle al ragù di Bra e il Polpo alla brace con cavolfiore, lenticchie e indivia. Era la coda dell’autunno, e quindi abbiamo trovato anche una deliziosa Zuppa di castagne, funghi e tuberi. La carta dei vini è il solito insieme di perle approvvigionate da Corina Cotoara. Lunga vita a Rovello.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
+393408357453
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