Considerata da molti il Santo Graal della gastronomia messicana, la cucina dello stato di Oaxaca è una delle più complete: prodotti, tecniche e tradizioni che hanno attratto i grandi dell’arte culinaria come Ferran Adrià o René Redzepi a cercare ispirazione. Qui tutte le strade portano allo chef Alejandro Ruiz, il massimo esponente e il primo a mostrare al mondo la ricchezza della gastronomia del suo territorio, un esempio da seguire per molti giovani cuochi, orgogliosi delle proprie radici. A Casa Oaxaca, Alejandro invita i suoi commensali a esplorare i sapori autentici delle sue terre.
Il menu si basa sugli ingredienti stagionali provenienti dalle 8 regioni etno-geografiche di Oaxaca, ciascuna con il suo proprio microclima che fornisce una serie di prodotti tipici. I piatti più indicativi dello chef sono: Chile de agua rellno de ceviche, peperoncino ripieno del ceviche del pescato del giorno, accompagnato dalla salsa di frutto della passione; Mole negro con guajolote, tacchino in salsa mole, servito con riso e platano fritto, un classico della cucina di Oaxaca, preparato impeccabilmente da Alejandro, dal gusto profodo e complesso; Tostada de atún con mayonesa de chicatanas, tostada de mais con tonno, con avocado, pico de gallo e la maionese di formica chicatana; Caldo de piedra, zuppa di pesce cotta, tradizionalmente, come si evince dal nome, con il calore di una pietra rovente.
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cuoco, giornalista, dottore di ricerca in Linguistica italiana, autore dei libri in materia, differenti cammini convergono in una stessa professione, dalle lettere alla cucina, dalla cucina al giornalismo e dal giornalismo alla cucina, gli stessi che l’hanno portato a scrivere per riviste messicane come Protocolo, Saborearte e Siempre.
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