Anima mediterranea quella che ritroviamo nella cucina dello chef Angelo Carannante. Prende ispirazione dal territorio, un luogo unico in cui terra e mare dialogano in modo fertile. Come il guscio delle chiocciole rappresenta un valido riparo dal sole e dal freddo ed è composto da madreperla, così la cucina di Angelo regala un senso di rifugio sicuro e di eleganza allo stesso tempo e trattiene una particolare attenzione ai dettagli. Angelo e la sua brigata lavorano senza ansie, con gradualità e costanza, in modo da costruire un benessere duraturo.
Si salpa l’ancora e si vive il piacere del viaggio con i golosi bocconi dell’aperitivo che incuriosiscono e divertono l’ospite, intercettando e riproponendo icone “classiche” come l’hot-dog che diventa Oct-Dog, riprendendone solo il concetto ma non la sostanza. Una scelta precisa di materie locali che dialogano con tecniche e contaminazioni orientali: è il caso degli Spaghettoni mantecati con burro al miso, pesto di aglio orsino, ostriche e tartufo o del Risotto carnaroli riserva, crema di zucca, anguilla laccata alla teriyaki e braciata, salsa al rafano e zest di mandarino. Anche i dolci catturano vista e palato, con proposte che giocano sui sapori della memoria senza risultare banali.
L’esperienza è inoltre resa completa dalla perfetta sintonia tra sala e cucina, uno scambio puntuale e ritmato, dove la competenza nella scelta dei vini e dei drink conferma la ricerca attenta e connotata da professionalità e personalità.
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Tavoli all'aperto
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napoletana, classe 1978, affascinata dalla galassia enogastronomica e dalla cultura del paesaggio, ama scoprirne le diverse sfumature e raccontarle. Architetto, Giornalista e Degustatore A.I.S., ha coniugato nei viaggi e nella scrittura le sue passioni