Se la Sardegna può vantare un’insegna che propone cucina di ricerca e di avanguardia è grazie al ristorante Dal Corsaro e al suo chef Stefano Deidda. Locale storico, di famiglia, dove Stefano rappresenta la terza generazione ed è sempre aiutato dai genitori, Giuseppina Pilloni, sommelier di lungo corso, affiancata dal papà Gianluigi.
La storia di Stefano è in assoluto riflessa nella sua cucina. Tante le esperienze fatte all’estero, in alcune delle cucine più importanti d’Europa, a partire dalla Spagna. Qui si viene e ci si lascia guidare totalmente. Da un po’ di tempo non c’è più la carta, ma solo due menu, uno più lungo da undici portate, uno più corto da sette. Poche anche le indicazioni del percorso, sarà Stefano a spiegare nel dettaglio ogni piatto, la sua ispirazione, gli ingredienti e il legame con la tradizione (che sembra non esserci solo in apparenza, ma è ben presente in quasi tutti i piatti).
Tutto si basa su un ingrediente principale (messo in evidenza) e abbinato ad altre materie prime. È così che si alternano alcuni ingredienti della Sardegna agro-pastorale (il caglio per esempio, un formaggio ancestrale che nasce direttamente nello stomaco del capretto) a elementi pregiati dell'alta cucina italiana classica (il piccione). Tutto è arricchito da verdure, frutta, salse, perfettamente dosate e tese a dare sapore, richiami d'acidità e senzazione tattili. Anche per il bere ci si può lasciar trasportare, con percorsi in tre o cinque calici, stando in Sardegna o varcando il mare.
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sardo per passione, vino e birra di qualità sono il segreto della sua giovinezza. Lavora dal 2005 al Gambero Rosso e nella vita si divide volentieri tra la penna e il bicchiere