Superate il passaggio affollato in Galleria, scavalcate la gente attovagliata o al bancone del Café, entrate nell’ascensore, premete piano 1 e che il viaggio abbia inizio. A 7 anni dall’apertura in Galleria, i tempi di via Victor Hugo sono definitivamente passato remoto: oggi qui si lavora per rimemorare gli ingegnosi stratagemmi dall’alta cucina contadina lombarda, un lavoro impressionante di attualizzazione, coerente al “salotto di Milano” che ospita "Palazzo Cracco".
Zuppa di ranocchi e rane fritte, Pane, polenta e bruscitt, Cotolette in carpione, Midollo alla brace, gel di zafferano e gremolada esprimono la sensibilità non comune di Luca Sacchi di Abbiategrasso, un ragazzo che passa tempo a industriarsi ai fornelli ma dopo aver scorso le pagine di ricettari dimenticati. Il circondario non è un limite perché la curiosità è tale che ogni tanto ci si concede il lusso di battere strade lontane (la Quaglia ingioiellata persiana, i Kiwi in guacamole esotici, i Conigli à la royale) con altrettanta inventiva ed efficacia.
Tanto c’è la sala, popolata di giovani in gambissima, a spiegare tutto per bene. E così si sospira, osservando oltre i finestroni vecchia Milano.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
+390294966479
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