Sarah Minnick è un volto noto alla platea di Identità: il suo incontro con Franco Pepe rappresenta una delle pagine più fertili nel dialogo tra pizzaioli di continenti lontanissimi. Lovely's Fifty Fifty è la sua piccola grande vetrina su un’arteria importante di Portland. Sarah serve qui delle 12 inches pizza pies (pizze dal diametro di circa 30 centimetri) secondo la filosofia market to oven, cioè “dal mercato direttamente al forno”, un concetto mutuato dal più noto farm to table, appreso nell’apprendistato della ragazza da Alice Waters a Chez Panisse.
Cominciate con la Fermented Tomato, una lieve variazione della pizza che ha vinto il titolo di piatto dell’anno a Identità Milano 2017, con le foglie di quinoa. Gli ingredienti sono rimestati prima in una grande bowl, una tecnica piuttosto interessante perché poco diffusa alle nostre latitudini ortodosse. Buonissima anche la Cavolo verza (lacinato kale) con rosmarino, alchechengi, salsiccia e fontina. Addendi che esprimono la libertà di cui gode la pizza migliaia di chilometri lontana dalla sua culla. Con una legge mai violata: ognuna delle sue pizze è fatta con tre componenti cui non rinuncia mai: impasto, verdure e formaggio.
Raccomandazione finale: non fermatevi alle pizze ma ordinate uno dei meravigliosi gelati artigianali ai gusti Toffee di camomilla, caramello salato, stracciatella alla menta…
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articolo a cura degli autori Identità Golose