Il Giglio è situato in un palazzo settecentesco in centro a Lucca ed ha aperto i battenti nel 1979, nascendo come costola della Buca di Sant’Antonio, un locale della tradizione lucchese. Quando nel 2000 la gestione passa a Paola Barbieri, figlia di uno dei proprietari, ha inizio il rinnovamento che diviene una vera e propria rivoluzione nel 2013, grazie alla ventata di nuova energia, idee e stimoli portata in cucina dal sodalizio tra tre giovani cuochi: Lorenzo Stefanini (figlio di Paola Barbieri), Stefano Terigi e Benedetto Rullo,
I cuochi condividono una visione molto contemporanea della cucina, con intenzioni ben radicate nel territorio, ma con una dichiarata simpatia per l’estremo oriente, dal quale amano riprendere nei piatti diversi ingredienti nonché tecniche. L’obiettivo è di fare una ristorazione per tutti, una cucina d’autore ripulita però da tutto ciò che è inutile, per essere il più possibile comprensibile. Non è loro l’intenzione soppiantare la tradizione, bensì mettere in scena una cucina di sperimentazione, condivisione e contaminazione, perlopiù espressa, che riduca il più possibile le preparazioni anticipate dell’alta cucina.
La carta è multitasking, adatta sia ad ospiti più inclini al menu classico (vi si trovano Risotto alla parmigiana con riduzione di Chianti, Guancia di vitello e patata montata), sia a coloro più interessati ad addentrarsi in percorsi novità attraverso piatti un poco più spinti, come gli Spaghetti freddi, gamberi rosa crudi, mandorle e caffè oppure l’Uovo, ovuli e bottarga di tonno. Classicità o anarchia, a voi la scelta.
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Tavoli all'aperto
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bergamasca, amante sin da piccola della buona tavola, si diletta tra i fornelli di casa, ma ciò che adora veramente sono i grandi ristoranti, la cucina d'autore e i piatti che le rimangono impressi nella memoria