I padri hanno fatto la storia, i figli rappresentano il futuro. Anche nella ristorazione. E così la cucina evolve, arricchendosi, passo dopo passo, di generazione in generazione. Con i genitori che lasciano il testimone ai loro successori, in modo intelligente, insegnando determinazione e libertà di osare, tradizione e proprio modo di sentire la cucina.
Quello che è accaduto all’Antica Osteria la Rampina di San Giuliano Milanese, storicamente conosciuta per l’eccellente proposta gastronomica lombarda di Lino Gagliardi, sempre più arricchita e trasformata dalla personalità creativa del figlio Luca, contemporaneo e sperimentatore. Che sviluppa le sue intuizioni grazie anche all'imprinting di alto livello: dalla specializzazione a Le Buerehiesel di Strasburgo, sotto la guida dello chef tristellato Westermann alla vicinanza a Gualtiero Marchesi ai tempi dell’Albereta.
Il risultato non è un contrasto ma piuttosto un completamento: un menu che vira verso piatti sempre più ricercati e ben eseguiti, dove il pesce rappresenta un elemento importante della carta, interpretato in modi sempre differenti a seconda della stagione. Con il punto fermo della valorizzazione dell'ingrediente. Tra gli ultimi piatti in carta: Ricciola marinata in salsa mojito con gelè alla mela verde; Risotto al limone, scamorza affumicata e camomilla; Gnocchetti al nero di seppia al ragù di pesce e lardo affumicato; Branzino al vapore con tartare d'ostrica e aria al Gewürztraminer. Carta dei vini da veri intenditori.
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Tavoli all'aperto
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figlia dei mitici anni Ottanta, è appassionata di scrittura e di enogastronomia. Esploratrice instancabile di ristoranti, piatti, abbinamenti e sapori, scrive di cibo come giornalista free-lance per il suo sito multiautore ilpelonell'uovo.it e per alcune testate online, tra le quali iodonna.it