Nel luglio 2018 Riccardo Gaspari e Ludovica Rubbini ricavarono sotto il fienile del caseificio un secondo ristorante, il SanBrite. Separarono tradizione e innovazione, le idee di ieri da quelle di domani, i ragionamenti di un territorio da quelli di uno chef proiettato in avanti. I fatti hanno dato loro ragione e la nostra visita ha messo in evidenza due aspetti ben precisi: se la stella rossa è tutta per il SanBrite, quella verde in verità sono due perché la Michelin non ha trascurato il Brite. Una famiglia, due posti, tre stelle, nessun altro come loro.
Tanti, arrivati al successo, anche per mantenere rosei i conti del posto principale, ne aprono un secondo economicamente più accessibile. A Cortina è successo il contrario. Prima la trattoria alpina, quindi il ristorante di alta qualità senza rinunciare alle radici. Il risultato è ovvio, prevedibilissimo: speck e fonduta, canederli e maiale al Brite, Spaghetti al pino mugo e risotto alle erbe aromatiche, o la selvaggina con il sottobosco al Sanbrite, bontà con matrici e prodotti comuni, ma sviluppi ben differenti. In un caso si cercano conferme, nell’altro l’andare loro oltre. Al Sanbrite è tutto più alto e complesso. Applausi.
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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