Ormai da tempo Nasturzio è uno degli indirizzi più originali della provincia bergamasca. All’imbocco della val Seriana, in una sala dal gusto semplice e senza troppi fronzoli (con un piccolo terrazzo per la stagione estiva), ci si ricorda della tradizione orobica quando si assaggiano gli Scarpinocc, un raviolo di magro originario del paese di Parre. Poi si spazia tra Lasagnette di astice e finferli con aria di sedano, Gyoza di coppa di maiale con cipollotto e cavolo cinese, e Calamari alla plancia con cannellini e carciofi.
Un libero pensiero gastronomico che conduce in giro per il mondo flirtando spesso con l’Asia, ma che sa mettere in evidenza anche i vegetali, senza eccessive sovrastrutture interpretative. A questo ottimo esempio di un team giovane ormai sulla breccia da molti anni si aggiunge il piacere di una sosta informale negli spazi di un antico complesso carmelitano che ospita anche un albergo.
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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