Dire che quello che va in scena ogni giorno (tranne il lunedì) da SantoPalato sia un "one woman show" sarebbe ingiusto verso la ristretta squadra, affiatata e appassionata, che ha saputo mettere insieme; eppure va riconosciuta a Sarah Cicolini - oltre al talento culinario che diventa quasi magia applicato a carni e qunto quarto - anche la capacità di star dietro a quasi ogni aspetto del locale, dalla selezione scrupolosa delle materie prime e i rapporti (spesso umani oltre che commerciali) con i piccoli fornitori di fiducia fino alle scartoffie burocratiche, il tutto senza mollare di un millimetro la passione per il running antelucano.
L'arrivo di Libero Maggi a curare la cantina - ampliando la carta, approfondendo ancor di più l'approccio "naturale" e proponendo anche delle chicche mensili a tema e la mescita con il Coravin - l'ha sollevata da un ulteriore compito permettendole di concentrarsi sempre di più su quel che avviene in cucina. Così, se restano sempre in carta gli inamovibili monumenti gastronomici della romanità e quelli che sono ormai dei classici del locale - dalla Trippa alla romana alla Carbonara, proseguendo con la Polpetta di coda alla vaccinara e il Pannicolo con pak-choi e fondo bruno -, c'è spazio per le proposte stagionali come la strepitosa anatra in due servizi (la Royale con gel al melograno e il Petto con crema di zucca e porro arrosto accompagnato dalla tartare di filetto) e per i fuori carta scritti sulla lavagna.
Un esempio? Il cuore di manzo salmistrato e affumicato, poi affettato "come un prosciutto" e servito con pan tomate.
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giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere