I sapori dell’Emilia e delle sue stagioni raccontati da chi li ha nel cuore e nella mente. C’è innanzitutto il legame con il territorio e con la cultura della tavola della regione nelle proposte in carta e nei percorsi di degustazione che accompagnano lo scorrere dei mesi. I ricordi arricchiscono e danno senso al presente, mentre lo sguardo guarda avanti e sa abbracciare orizzonti più ampi e renderli familiari, vissuti perché l’idea di casa (Modena, Emilia, Italia) è sempre viva.
La si ritrova già nelle stoviglie di fogge differenti, scompagnate, nel bricco con le posate pulite sul tavolo, nell’informalità dell’ambiente e nella cura, sobria ma precisa, per il servizio, e la si assapora, in quantità dosate ad hoc, sia nei classici Tortellini, da amarcord, in crema di Parmigiano Reggiano sia nei Ravioli di ricotta di pecora, Lapsang Souchong e cicoria, sia nel Risotto all’anguilla affumicata (dove la saba gioca a insieme a una grattugiata di rafano a far da salsa di soia spostando verso l’Estremo Oriente il plafond dei sapori), realizzati con mano sicura dal giovanissimo Francesco Vincenzi, che mantiene la promessa dello scorso anno quando ha vinto il premio S. Pellegrino "20 anni", assegnato dalla redazione di Identità Golose al più promettente degli chef under 30.
+390593091008
Tavoli all'aperto
+39053597105
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma