Charles Darwin diceva: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, ma quella più reattiva ai cambiamenti”, e Ivan Maniago non ne potrebbe essere migliore testimonial. Pur rimanendo se stesso riesce sempre ad abbracciare il cambiamento consolidando la sua firma a ogni menu; che si tratti di una proposta vegetariana, oppure di una golosa dedica al quinto quarto, a Impronta d’Acqua si racconta sempre una storia.
L’approccio di Ivan sostiene il patrimonio gastronomico ligure e la biodiversità che ha a disposizione: pescatori, coltivatori e allevatori di fiducia sono la dispensa con cui Impronta d’Acqua assicura al cliente un’esperienza di alto livello senza mettere in discussione l’etica che sta dietro al prodotto. Impronta d’Acqua non riflette solo il carattere di Ivan, ma anche quello di Madeline Sophie: lei rappresenta la delicatezza, gestisce la sala e la cantina come se indossasse sempre guanti di velluto, con lei ci si sente a casa.
Da applausi le animelle con ricci di mare, che da autunnali diventano estive, oppure l’orzotto, caffè e cavolo lavagnino che è da brividi come la seta sulla pelle, ma anche tutti i fermentati che fanno capolino tra le portate.
Classe 1983, Food Writer nell’anima e instancabile gustatore seriale, scrive e racconta di cibo e delle persone che lo rendono unico. Sempre pronto a cogliere ogni dettaglio di ciò che assaggia con tutti i sensi, l’olfatto rimane il suo strumento preferito. Annusa tutto, orgogliosamente, dal 1983 e quando non è seduto a tavola fa il papà e l'ingegnere
Classe 1983, Food Writer nell’anima e instancabile gustatore seriale, scrive e racconta di cibo e delle persone che lo rendono unico. Sempre pronto a cogliere ogni dettaglio di ciò che assaggia con tutti i sensi, l’olfatto rimane il suo strumento preferito. Annusa tutto, orgogliosamente, dal 1983 e quando non è seduto a tavola fa il papà e l'ingegnere