Geranium
Danimarca | Copenhagen
lo chef
Rasmus Kofoed
sous-chef
Ronnie Mortensen
ai dolci
Chiara Amorevoli
in sala
Giulia Caffiero e Piotr Adamczyk
in cantina
Andrea Roug Sala
Ronnie Mortensen
ai dolci
Chiara Amorevoli
in sala
Giulia Caffiero e Piotr Adamczyk
in cantina
Andrea Roug Sala
Giulia Caffiero e Piotr Adamczyk
in cantina
Andrea Roug Sala
All’ottavo piano del Parken, il complesso che ospita lo stadio dell’FC Copenhagen, colpisce innanzitutto l’atmosfera coerentemente laid-back dell’insegna. E l’elevato tasso italiano del personale di sala e cucina, trainato dal leccese Mattia Spedicato.
I piatti di Rasmus Kofoed, co-patron da 18 anni con l’amico Soren Ledet, sottostanno a uno stile chirurgico e inventivo, innestato principalmente su pesce e verdure locali, e una chiara matrice classica francese. Siamo rimasti colpiti dall’Ostrica grigliata con sedano rapa e “zuppa” di rygeost, un formaggio a pasta bianca dalle sottili note affumicate, ma anche da quell'intaglio della più recente estate, con Cioccolato, topinambur, prugne e chicchi di caffè. Qui dove le emozioni si rinnovano a sorsi con l’Infuso all’ibisco, mele Ingrid Marie e prugne con leggeri sentori di rosa e camomilla.
La mastodontica carta dei vini (4.500 referenze), la competenza sulla stessa di Chiara Graziani, il juice pairing di Giulia Caffiero (che sul tema ha anche scritto un bel libro) completano un’esperienza di sala e accoglienza come poche ve n'è.
Perché fermarsi
per il valore di un ristorante lo fa la sua cucina, qui leggiadra e persistente, ma anche una grande sala: due universi perfettamente allineati al GeraniumMenu di degustazione
4.200 corone danesi
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