Costante e silenzioso, Per Me è l’esempio tangibile di un progetto italiano che continua a crescere con fare gentile ed epico. Il merito va principalmente a Giulio Terrinoni, uno chef innamorato dell’ingrediente e del lavoro, insegnante aperto e rispettoso che crede nei semi e sa aspettarli senza seppellirli sotta la fretta. Il team di Per Me è giovane e pieno di talento. Lo percepisce chi vive una cena allo Chef’s Table (ultima novità del ristorante) con gli occhi concentrati tanto sul piatto quanto su quel bellissimo acquario che è la cucina nascosta da una vetrata limpida e sincera.
La cucina di Giulio non smette di stupire tra mille colori e cotture del pesce con un tocco sempre più importante sul vegetale che rivela la sua mano fuori scala. Anatomica è la degustazione che esplora nel profondo ogni ingrediente, dal pesce di cui non si scarta nulla, alla cacciagione, passando per il vegetale concentrato all’ennesima potenza. La sala coordinata da Fabrizio Picano è ritmica e fluente, creativa e sorprendente negli abbinamenti.
romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Studia Medicina al Policlinico Umberto I con l’obiettivo futuro di riuscire a coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina
+39066864009
Tavoli all’aperto
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romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Studia Medicina al Policlinico Umberto I con l’obiettivo futuro di riuscire a coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina