Cambio in corsa alle Cantine e al timone della brigata c'è nuovamente Enrico Bo, patron e chef storico del locale che ha saputo conquistare i palati più fini del levante ligure e non solo. Ormai la cucina è moderna, le tecniche sono innovative, a ogni visita si ripropone per quel bel ristorante fine dining che è.La carta ha 4 proposte per portata, ben bilanciate tra terra, mare e vegetali, e nel periodo del tartufo bianco lo si può aggiungere alla portata o seguire un percorso a lui dedicato.
Tra i piatti da provare il Cervo e tartufo, tartare e tuber magnatum, uno spettacolo. Menzione d'onore all'Animella di vitello & cipolla di Montoro, con l'animella viene servita in una doppia cottura. Plin di San Sté, rognone di coniglio, cipolla di Zerli: il San Stè è il tipico formaggio della val d'Aveto, nell'entroterra ligure e la Cipolla di Zerli è un PAT dell'entroterra genovese.
Tra i secondi vi cosigliamo Diaframma e indivia alla brace, perché la carne è morbidissima e mette d'accordo anche chi non è avvezzo a tagli di carne meno noti. Per finire in dolcezza provate il Caramello: parfait, nougatine, gelato al miele di corbezzolo, cagliata di pecora. Il pastry chef giovanissimo fa sfoggio delle sue abilità, il retrogusto acidulo si sposa perfettamente col dolce del parfait al caramello. La sala è governata da Nadia, con l'aiuto fondamentale del sommelier Vito Santolla.
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Tavoli all’aperto
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master in Food & Wine Communication, programmatrice ossessiva, si perde in un buon bicchiere di vino. Ligure di nascita, milanese d'adozione, lavora nel team di Identita Golose