Motta

Il figlio Sergio ha dimostrato non solo la voglia di proseguire il lavoro del padre, ma anche di innovarlo. Prima iniziando a lavorare, con grande anticipo sulle mode recenti, sulla maturazione della carne, con frollature eseguite sulle mezzene intere. Il padre pensava fosse un errore, ma dovette ricredersi.

Come pure sull'idea di aprire un ristorante in cui la carne è al cuore della proposta, senza però puntare esclusivamente sui tagli più nobili: qui, infatti, ci si accomoda per percorrere l'anatomia intera dell'animale, sublimato tanto nelle sue parti più pregiate quanto in frattaglie e interiora. Vigorose, saporite, divertono nella loro semplicità, sempre con gola.

Appuntamento da non perdere che benedice ogni inizio settimana: il carrello del bollito del lunedì.