Sono diversi i motivi per cui si preferisce un ristorante a un altro. Chi sceglie di accomodarsi ai tavoli de La Capinera, sulla terrazza di fronte il mare di Spisone a Taormina, sa che a finire nel piatto è una materia prima scelta personalmente dallo chef Pietro D'Agostino, fondatore del locale con le sorelle Giorgia e Cinzia, perfetta padrona di casa. La sua conoscenza dei prodotti del mare che circonda l'Isola e delle terre sicule, insieme a quella dei pescatori e degli agricoltori da cui si rifornisce, danno ai piatti di D'Agostino il privilegio di parlare di cucina d'ingrediente.
Non mancano la tecnica acquisita negli anni lontano da casa, la solidità e la tenacia che contraddistingue l'uomo di nome di Piero (così lo chiamano in casa). Solidità che ai volteggi avveniristici della gastronomia contrappone solide interpretazioni di cruditées di mare, pescati del giorno, carni e verdure locali, ad esempio la "sinapa" che altro non è che la senape di cui in Sicilia si usano anche le foglie dal gusto amaricante, usata per bilanciare il sapore della carne d'agnello.
La carta dei vini attenta alla sicilianità completa la visione territoriale.
giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate
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Tavoli all’aperto
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