Narisawa
Giappone | Tokyo
lo chef
Yoshihiro Narisawa
Un nome, una sicurezza. E questo a più di vent'anni dal primo servizio. Oggi, con due stelle Michelin in più, il locale rinnovato sui toni del bianco e una mano in cucina sempre più sicura, Yoshihiro Narisawa rappresenta al meglio l'alfiere del cibo locale e sostenibile come della rigorosa stagionalità, sempre e comunque all'insegna del Satoyama: quel paesaggio giapponese di campi coltivati, fiumi, foreste e villaggi che lui porta ed esprime in tavola con tanto di suggestive presentazioni naturalistiche.
In altre parole, un interessante ponte fra la cucina kaiseki e quella francese, quest'ultima praticata dallo chef in gioventù presso Girardet e Robuchon, capace ancora oggi di deliziare palati con sopraffina saggezza e conoscenza, di materie come di tecniche. Testimoni, piatti o meglio quadri come il Granchio peloso di Shangai, con bottarga di salmone, riccio di mare e riso di Kyoto, il Risotto al mais e, naturalmente, i piatti signature tra cui l'indelebile “Pane della Foresta”, fermentato e cotto in tavola. Sprigiona un senso di magia, con ingredienti e colori che mutano stagionalmente. Il tutto innaffiato da ottimi vini anche europei e una folta lista di rari e pregiati sake.
Perché fermarsi
Per la grandiosità estetica attraverso la quale Yoshihiro Narisawa esprime la sua sensibilità creativaMenu di degustazione
68.000 yen
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