Ci sarà un motivo se Mitsuharu ogni anno se la gioca con Virgilio Martinez per occupare la poltrona più prestigiosa della 50 Best Sudamericana (nel 2022 Maido è giunto terzo, alle spalle di Central e Don Julio di Buenos Aires). È, semplicemente che stiamo parlando del più celebrato esponente internazionale della cucina nikkei, la fusion nippo-peruviana nata dall'ondata migratoria dal Sol Levante verso il continente latino. Il risultato è un incrocio di sapori e gusti che mettono in primo piano sushi e spezie, prodotti spesso piccanti e sashimi, zuppe miso e tuberi che solo il Perù può annoverare.
Uno stile tra due continenti che "Micha" ha saputo elevare ad arte: si può osservare stando al banco del ristorante oppure semplicemente gustando in sala preparazioni dove si viaggia con il pensiero tra due continenti. Magari accompagnando la sequenza di snack d'apertura con un buon cocktail, di pisco. Uno degli aspetti più emozionanti dell'esperienza, se si esclude il colpo al cuore che assale l'ospite quando arriva in sala e viene accolto dall'urlo sincopato della brigata che grida a pieni polmoni la parola Maidoooo, ovvero "benvenuti", rimane la perfetta sequenza di sottili intrecci tra le due tradizioni.
Dal nostro menu, ricordiamo il delizioso ceviche Bivalvos, un golosissimo Nigiri del giorno (akami, emulsione di ricci e foie gras), Chupe de Camarones, la lingua alla brace Gyutan e il gelato Painappuru, con tanto di sifonata di mucilago, la parte più interna e spesso inutilizzata del cacao.
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt