Burnt Ends
Singapore | Singapore
lo chef
Dave Pynt
sous-chef
Luke Cawsey
ai dolci
Bastien Charles
in sala
Lyon Leong
in cantina
Neil Claudio
Luke Cawsey
ai dolci
Bastien Charles
in sala
Lyon Leong
in cantina
Neil Claudio
Lyon Leong
in cantina
Neil Claudio
Il fuoco è elemento d’attrazione, è energia, è pulsione creativa che, nel ristorante Burnt Ends assume una centralità tale da divenire segno identitario di questa insegna. Perché c’è una magia particolare che origina dalla possibilità di cucinare a fiamma viva e di poterlo fare davanti ai propri commensali. A una qualità elevatissima.
Aperto nel 2013, Burnt Ends è un vero pioniere del genere: ammaliato nell’Asador Etxebarri, l'australiano Dave Pynt volò a Singapore, trascinato dal fascino rustico della fiamma. Il locale spara musica ad alto volume e fuoco da un forno doppio di mattoni e acciaio di 4 tonnellate, disegnato dallo chef. Cuochi e commensali si affacciano lungo lo stesso bancone che divide equamente sala e cucina. Un modello unico al mondo, spiegato molto bene spiegato nel libro dai creativi della Fool Agency - comprensivo di ricette e spiegazioni tecniche dettagliate.
Cosa provare tassativamente: il Burnt Ends Chicken Rice, succulento a dir poco, Porridge di funghi Maitake con tuorlo d’uovo, umami spinto, Spiedini di pollo tandoori, Cosciotti di agnello arrosto. Applausi anche alla pasticceria con un Babà al rum con ananas arrosto e crema chantilly. De-fi-ni-ti-vo
Lo chef consiglia
Sin Hoi Sai, 55 Tiong Bahru Rd, 01-59, Singapore www.instagram.com/sinhoisaieatinghousePerché fermarsi
Per una cucina a fiamma viva ragionata, tecnicamente ineccepibile, golosissimaMenu di degustazione
280, 350 euro
Prezzo medio antipasto
18.00
Prezzo medio primo
25.00
Prezzo medio secondo
50.00
Prezzo medio dolce
10.00
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