In zona Appio Latino, quartiere San Giovanni, troviamo un'insegna della capitale che nonostante negli anni abbia subito varie metamorfosi, rimane una certezza: da Epiro si mangia e si beve molto bene. Ad oggi una trattoria contemporanea, cave à manger per dirlo alla francese, con una carta ridotta dalla forte attrattiva: 8 antipasti, 3 primi, 3 secondi e 3 dolci che stuzzicano subito l’appetito. Una cucina ghiotta e sincera, senza troppi fronzoli ma che arriva dritta dove vuole arrivare. I prezzi sono bassi per Roma e per le materie prime utilizzate. Si respira un’atmosfera di casa, si mangia con tranquillità e piacere in un contesto tipico da bistrot parigino, immersi tra le numerose bottiglie di vino esposte.
Da settembre 2021 è diventato anche enoteca assumendo questa doppia identità, perfettamente in linea con l’ambiente: di giorno locale di fiducia dove comprare vini molto buoni e selezionati con attenzione dal sommelier Francesco Romanazzi; la sera i vini vengono accompagnati dalla proposta culinaria dello chef Michele De Chirico, trasformandosi così in ristorante. Si parla di circa 300 etichette principalmente fra Italia e Francia, con un’evidente predilezione per le realtà biologiche e naturali. In alternativa si possono provare birre a fermentazione spontanea e sidri di mele. La sala è affidata a Matteo Baldi, un tempo parte della brigata di cucina, e adesso proprietario e oste.
Un format giovane e dinamico, dove il divertimento e la sperimentazione sono all’ordine del giorno e danno vita a un’interessante proposta per il panorama enogastronomico romano.
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Tavoli all'aperto
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senese, 25 anni, da sempre una passione sfrenata per il food&wine. Laureata in Scienze Gastronomiche intraprende la strada della cucina per un paio di anni. Oggi vive a Roma, dove frequenta il master in Comunicazione, Food marketing e Critica enogastronomica al Gambero Rosso.