Laite

La cucina di Fabrizia Meroi è una narrazione intima delle sue montagne. La chef coltiva un dialogo continuo tra territorio e mondo, lasciando che il confronto con altre culture esalti ancora di più l’unicità delle materie prime locali. Ogni piatto è la conclusione di un percorso di ricerca e sperimentazione, di un lavoro condiviso con produttori che custodiscono sensibilità e saperi antichi.

Per lei le ricette nate da prove, intuizioni e rispetto per la natura sono “come figli”. Nei loro profumi, nei colori e nei sapori si ritrova l’anima di Sappada: la soddisfazione più grande per la cuoca è restituire al pubblico la vera identità gastronomica di un paese che “vive” nei suoi piatti. A fare da perfetta cornice gli ambienti fascinosi delle due salette, in un'autentica casa sappadina del Settecento.

Altro vanto del Laite, la ricca cantina seguita da due giovani proprio in gamba: Ovidio Moldovan ed Elena Brovedani (figlia di Fabrizia) che da papà Roberto – indimenticabile istrione della sala, scomparso troppo presto – ha ereditato professionalità e competenza. Alle etichette blasonate la coppia di sommelier affianca quelle di piccoli produttori, includendo delle rarità da sballo.