Con l’ultimazione del tanto sentito e sognato orto, lo chef Federico Gallo può dire di aver arricchito, in primis, la sua offerta. Ma cosa più importante, ha ora una maggiore consapevolezza delle sue possibilità creative, che esplorano tutto il Piemonte e rispettano i tempi delle stagioni. Il fine ultimo è creare anche un racconto di territori che si incontrano a tavola. La cucina è confortevole, piacevolissima e giocata sugli equilibri sia di texture che di componenti acidule.
Si denota con piacere una voglia di rimettersi in discussione e azzardare accostamenti nuovi. Questo accade, ad esempio, con il Risotto Carnaroli di Tenuta Margherita, cardo e nocciola, e il Bottone di pecorino, brodo di prosciutto crudo di Cuneo e pepi, che “Non è una carbonara”, come recita il menu. A questa armonia giocosa dei piatti si affianca una sala in grande sintonia, un team di sorrisi.
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante