L'esperienza al Fradis Minoris comincia ben prima del ristorante. Si parcheggia a 10 minuti a piedi dal locale e si inizia una passeggiata a dir poco emozionante. Bellissima se si fa durante il giorno, ancora più affascinante la sera. Durante la camminata si inizia ad assaporare la laguna. L'istmo di terra regala da una parte il mare, dall'altra la laguna. I profumi non mancano, la vista si riempie delle piante lacustri, dell'ambiente marino. Alla fine del percorso si rimane immersi nella natura.
L'arredamento è semplice, così come l'apparecchiatura, ma è giusto sia così, per mantenere l'ambiente perfettamente integrato a ciò che c'è intorno. Al timone della cucina, da ormai diversi anni, c'è Francesco Stara. Francesco torna in Sardegna dopo varie esperienze in Italia e all'estero e qui trova la sua perfetta dimensione. Con uno staff rodato e affiancato da bravissimi ragazzi di sala (alcuni sono ricercatori biomarini e illustrano a dovere le scelte del menu) lo chef elabora diversi percorsi degustazione che partono da "la laguna e dintorni" fino ad arrivare al Da-Mare e Verde-Mare (portate dal mare e portate green secondo lo chef), passando poi per Orto in Laguna, un menu vegetariano e, anche qui, la laguna si sente eccome. Alcuni piatti sparsi per capire abbinamenti e contrasti: muggine, zucca e portulaca, cavolfiore, alghe e cannonau, gambero, mela antica e lattuga di mare.
Senza dimenticare le linguine alla bottarga firmate dallo chef Claudio Melis che negli anni ha controbuito a rendere questo luogo ancora più speciale.
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Tavoli all’aperto
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sardo per passione, vino e birra di qualità sono il segreto della sua giovinezza. Lavora dal 2005 al Gambero Rosso e nella vita si divide volentieri tra la penna e il bicchiere