Fattoria delle Torri

Alla tavola delle giovanissime Francesca e Carla Barone tutto parla di mutamento e movimento, con esiti capaci di stupire persino chi è sazio di esperienze. Goderne significa assistere al processo insieme al risultato, avere il privilegio di partecipare a un laboratorio di idee che prende le mosse da una storia familiare pionieristica, quella del maestro Peppe Barone, ma che oggi le figlie portano avanti con un’orgogliosa piena autonomia, superando matrici e memorie senza dimenticarle né tantomeno rinnegarle.

E le superino non solo per innovazione e qualità, ma innanzitutto per capacità di pensiero laterale. Paradossalmente proprio perché in questa cucina nulla è laterale: ciò che altrove si scarta qui diventa preziosa materia narrativa, i piatti cambiano pelle con le stagioni e i percorsi si snodano tra piccoli peccati di gola e inedite sfide al palato dell’ospite.

Francesca, frugale e taciturna, parla solo attraverso i suoi piatti, manifesto di una cucina anarchica e insieme rigorosa. La sala, guidata con intelligenza da Carla, accompagna con naturalezza percorsi gastronomici che sono sempre, inevitabilmente, atti di libertà.