Daniel Canzian è tanto inclusivo con i commensali quanto rigoroso con sé stesso: ha scelto un percorso e su quello prosegue determinato. Il suo ristorante è un modello di nuova ristorazione borghese, lo scrivevamo qui: "Locale borghese con allure classica, senza essere mai retrò, dove protagonista è la regionalità tricolore mediata dalla mano di uno chef sapiente e tecnico". Canzian punta a una sorta di innesto: proporre cioè una nuova idea (o per meglio dire: un'idea rinnovata) del vecchio indirizzo borghese là dove - in una città che oggi offre millemila tavole di tutto il mondo - gioca le proprie fiches e la propria identità specifica nel presentare non tanto l'Italia, ma le Italie.
Dice lui: «La valorizzazione della regionalizzazione italiana è la nuova frontiera. Non esistono altri luoghi al mondo che possano vantare la nostra biodiversità in termini di ricettazione». È la sua scommessa. Riprende con canoni attualizzati una lunga storia, la fetta d'Italia che sceglie è soprattutto (ma non solo) quella che guarda a Nordest, ricca di stimoli eppure poco celebrata. La racconta bene, anche con un percorso apposito, Alta Cucina Veneta.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+390284258410
Tavoli all’aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it