Fu Gianni Mura a raccontare per primo L Chimpl da Tamion e, da quel lancio, è stato un crescendo di riconoscimenti che hanno portato Stefano Ghetta a conquistare la Stella Michelin nel 2013. Il maestro di sci oggi fa lo slalom tra i ragazzi della brigata perché nulla sia lasciato al caso.
Da quando al comando dell'Hotel Gran Mugon, che dal 2009 ospita quel gioiello tutto di legno profumato del ristorante gourmet, sono arrivati Stefano e la moglie Katia Weiss la struttura si è rinnovata e si è così potuto realizzare il loro sogno. Due sale, una quarantina di coperti, tanta cura nei particolari come i piatti di portata in legno realizzati artigianalmente dal papà dello chef.
Ghetta impersonifica alla perfezione la nuova tendenza della cucina trentina tutta legata al territorio, ai piccoli produttori locali, così piccoli che a volte si fornisce dall'orto di un vicino. Tra i must da non perdere l’Uovo soffice di Tamion con spuma di patate, spinaci cuore di Fassa e tartufo, il Risotto con caciotta del caseificio Catinaccio, cavolo nero, speck, levistico e lumache, i Tortelli di lepre in brodo di porri bruciati con foie gras e verbena, le Animelle scottate di vitello con topinabur, carciofi, nocciole e anice, il Giro dell’Oca, interpretazione totale dell’animale con petto, coscia, pralina di ritagli, prosciutto, terrina e patè di fegato. Dolcezza di montagna con la Passeggiata per Tamion, dessert composto da crumble al cirmolo, gelato al latticello, pralinato alla nocciola, cremoso di corteccia e frutti di bosco.
+390462769108
Ristorante con camere
+393478924920
articolo a cura degli autori Identità Golose
Stefano GhettaPolenta al profumo del bosco, Cher de Fascia e cirmolo
Stefano GhettaRavioli di rapa, patate affumicate e salmerino