Stefano Ghetta è uno dei più ispirati chef trentini ambasciatori della (nuova) cucina di montagna. Firma una proposta dall'indelebile impronta territoriale che ha saputo raffinare nel tempo, impreziosendola con intuizione, freschezza e capacità di colpire nel segno. Oltre a essere emozionanti alla vista, i suoi piatti risultano espressivi al palato: nascono da ricette pensate e ripensate, splendidamente concrete grazie a preparazioni capaci di esaltare i sapori degli ingredienti.
Carne e pesce (anche di mare) sono da sempre nelle sue corde, ma è sulle verdure che Ghetta ha focalizzato attenzione e creatività. Ama raccoglierle, studiarle e poi utilizzarle per arricchire di profumi le classica cucina fassana. Ecco allora la Tartare e lingua di manzo nostrano, accompagnata a un'emulsione di sedano e rafano, intensa e suadente allo stesso tempo. Oppure i golosi Fagottini di rapa con sambuco, piselli, fragole e mandorla e, tra i primi, gli ottimi Gnocchi di patate al fieno d’alpeggio con speck, lumache ed erbette.
Altro riuscito omaggio alla natura della valle è la Sella e spalla di cervo con scalogno, abete, acetosa e mele. Il tutto da gustare nella saletta elegante e curata, dall'atmosfera avvolgente e dalle calde sfumature rustiche, realizzata nell'angolo più panoramico dell'accogliente albergo Gran Mugon. Qui, godendosi il senso di tranquillità quasi surreale che questi luoghi regalano, si è coccolati dalla premura di Katia Weiss, prodiga di consigli quando si tratta di scegliere tra i vini di una carta ben costruita e paladina delle cantine regionali.
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Ristorante con camere
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bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da un decennio collabora con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com
Stefano GhettaPolenta al profumo del bosco, Cher de Fascia e cirmolo
Stefano GhettaRavioli di rapa, patate affumicate e salmerino