Situato a un passo dalla piazza centrale del paese, il ristorante del vulcanico Marco Dallabona continua a proporre una cucina che affonda le radici nella tradizione e che sa riproporla perfezionando nei dettagli le ricette e alleggerendo i condimenti, lasciando che il gusto emerga nitido con tutta la sua forza evocativa. È così che il savarin in omaggio a Mirella Cantarelli trova un’ottima realizzazione e riporta la memoria a quell’indimenticabile tavola della Bassa che fece di Samboseto un centro pulsante di interesse gastronomico.
Ma, in generale, sono i primi piatti di scuola emiliana a brillare: dai Tortelli d’erbetta agli Anolini, con ripieno di magro, che galleggiano in un corroborante brodo profumato di sedano. Certo, ai primi non si arriva senza aver assaggiato qualche fetta di culatello o di salame che Dallabona seleziona da sempre con perizia. Tra i secondi accanto a cult come la Rosa di Parma (filetto di manzo farcito di prosciutto di Parma e scaglie di Parmigiano Reggiano) qui tirato con la Malvasia o la punta al forno, sfilano alcuni piatti di terra e di mare d’impronta classica.
Chi ama le immersioni nel sapori del territorio, non perda il Cacio Bavarese, dolce di antica memoria che piaceva anche a Verdi. Quanto ai lieti calici, per restare in tema verdiano con La Traviata, la carta dei vini è tra le più ricche d’Italia soprattutto in fatto di bollicine, italiane e francesi.
+390524597122
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
+390524573273
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma