Langa, lusso, nocciole, Pavese, castelli, colline, vento fresco d'estate, camini in inverno, Barolo, agnolotti, vitello tonnato, Moscato. E magari una notte tra lenzuola di lino e arredi d'epoca. Sono questi gli ingredienti di una cena al ristorante del Relais San Maurizio, condensato sentimentale del perché il fascino gastronomico della Langa prorompe prepotente dalle terrazze e dalle volte di Guido da Costigliole.
Il ristorante porta il nome di tutta la storia della ristorazione piemontese e tra gli eredi del Grande Guido, Andrea Alciati, in sala, ne porta il cognome, Monica Magnini il garbo e Luca Zecchin, in cucina, l'esperienza di anni di lavoro al fianco di Lidia. Il menu si innerva attorno a capisaldi come la carne cruda battuta al coltello o "questo è IL vitello tonnato", proclama immodesto ma non lontano dal vero perché quel vitello tonnato, che certamente è tra i migliori di Langa, è un paradigma di gusto e semplicità.
Poi ci sono gli Agnolotti al tovagliolo, che sono la bandiera della famiglia Alciati sin dai primi anni Sessanta e, insieme al ripieno, contengono un pezzo di storia del mangiare piemontese e, tra i secondi, piatti come lo Stracotto di Fassona o l'Agnello al forno. Si parte di qui per poi divertirsi con altre portate, come Crudo di pesce o "pane burro e acciughe", variazioni esotiche su un copione ortodosso. La carta dei vini e la cantina da sole meritano il viaggio.
+390141844455
Tavoli all'aperto
+39014188126
viaggia e mangia per Lonely Planet, Osterie d'Italia, Repubblica e la collana I Cento (EDT). Ha scritto "Dire Fare Mangiare" (ADD), "Cibo di strada" (Mondadori), "Il Gusto delle piccole cose" (Mondadori Electa) e “Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Torino”, ama andar per trattorie e ristoranti di blasone portandosi dietro una moglie riottosa e due figli onnivori