Consorzio

Prima di Consorzio l’idea di osteria contemporanea non c’era e se c’era aveva contorni molto più sfumati. Pietro Vergano e Andrea Gherra, ormai 15 anni fa, hanno creato un format nuovo che ha avuto un successo che era difficile da prevedere. Gli ingredienti di questa piccola ma significativa innovazione sono stati atmosfera rilassata e disimpegnata; sala dagli arredi retrò; cucina golosa che guarda al repertorio tradizionale come un trampolino di lancio per nuove possibilità; intransigenza assoluta sulle materie prime, per lo più locali, ma non quando serve allontanarsi per avere il meglio; carta dei vini a trazione naturale e senza confini.

Questa la teoria da qualche anno è messa in pratica da Valentina Chiaramonte, cuoca siciliana, che ha saputo far suo il Consorzio portandolo a un livello di piacere e di consapevolezza che mai si era visto prima. Resta l’idea di cucina delle origini, rassicurante e brutale insieme, che però alle lunghe cotture regionali e ai ricchi piatti di carne e interiora, aggiunge sottili note di fumo della brace, tocchi acidi e speziati mediterranei e un senso complessivo di semplicità che forse non era mai stato così netto come in questi ultimi tempi.