L'Osteria della Brughiera è una certezza della ristorazione orobica. Basterebbe la bellezza del luogo, con le sale eleganti e rustiche ricavate in una villetta con tavoli all'aperto e dove sembra di essere in un relais di campagna d'oltralpe; ma poi oltre alla cura dei dettagli, c'è l'ospitalità del patron Stefano Arrigoni, l'attenzione per gli oggetti d'arte tra quadri, sculture e design e c'è anche la cucina di sostanza e rigore di Stefano Gelmi.
Piace la misura con la quale si creano incroci di sapori, che arrivano al palato con grazia ed eleganza. Due i menu degustazione: I nuovi classici e Naturalmente, dedicato alla cucina vegetale creativa. Dal primo, ecco piatti come il Carpaccio di polpo di Porto Santo Spirito e animelle sott’olio alle bacche di sambuco e il Maialino da latte croccante, sale grosso, tamarindo e pinzimonio. Dal mondo vegetale, ecco il creativo Purè di patate “camouflage”, salsa verde, mostarda di pesche e ragù di carciofi alla brace e i Testaroli di Pontremoli al pecorino e basilico, pesto di olive di Riviera e cedro. Ottima carta dei vini.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+393664304532
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)