San Martino

A Treviglio, lo storico San Martino rinnova la sua identità senza tradirsi. Il Gran plateau royal resta l'icona e continua a valere il viaggio, ma oggi la cucina di Stefano Locatelli parla una lingua più contemporanea e consapevole.

Il menu degustazione è un brillante percorso di eleganza misurata: Tonno con ravanelli e scorzonera, Storione con caviale e mela verde, Riso con popcorn, zucca e tamarindo, San Pietro con Chartreuse e topinambur, fino al manzo di Castel Cerreto e al Fico con Moscato di Scanzo. Piatti che uniscono tecnica e gusto, leggerezza e profondità.

«Oggi la sostenibilità e la territorialità ci hanno regalato un vantaggio: costruire relazioni con i nostri fornitori», spiega Paolo Colleoni, uno dei figli del fondatore, da anni ormai anima e regista del locale, con stile garbato e fare autorevole. Niente più ingredienti esotici o signature immutabili: il menu cambia con le stagioni, riflette il territorio e le sue eccellenze, ortaggi locali, carni di fattoria e storione allevato a Calvisano.

Una cucina solida, raffinata e sincera, che mette al centro la terra e chi la abita, rispetto per la tradizione, ma libertà d’espressione