Al Cambio
Emilia Romagna | Bologna
lo chef
Matteo Poggi
sous-chef
Gabriele Rastello
ai dolci
Matteo Poggi
in sala
Piero Pompili
in cantina
Luca Leccadito
Gabriele Rastello
ai dolci
Matteo Poggi
in sala
Piero Pompili
in cantina
Luca Leccadito
Piero Pompili
in cantina
Luca Leccadito
Si entra Al Cambio suonando un campanello, gesto ormai raro che quasi spiazza e diverte, perché ricorda più l’ingresso in una casa borghese che quello in un ristorante. Una volta varcata la soglia, la frenesia di Bologna resta fuori e il tempo prende un passo diverso, ordinato dai gesti precisi di Piero Pompili, che governa la sala con eleganza naturale e sorrisi accoglienti.
In cucina Matteo Poggi porta avanti una fedeltà sincera ai sapori della città. Le lasagne dagli strati perfetti, i tortellini in brodo, la cotoletta alla bolognese: piatti che non hanno bisogno di presentazioni perché sono la certezza che si viene a cercare, e che qui mantengono intatta la loro forza. È il conforto della tradizione che non si lascia scalfire dalle mode e che anzi trova nuova vita proprio nella sua coerenza.
L’ambiente conserva un fascino classico, piacevolmente fuori dal tempo, quasi demodé nel senso più nobile del termine. Anche la cantina riflette questa misura, senza ridondanze, con etichette scelte per accompagnare con discrezione. Il risultato è un insieme armonico, dove l’ospitalità si gioca tra rigore e calore, senza sbavature.
Lo chef consiglia
Pasticceria Gino Fabbri, via Cadriano 27/2a, Bologna - ginofabbri.comPerché fermarsi
per ritrovare Bologna nella sua forma più autentica, tra i piatti simbolo della città e un’accoglienza che comincia già dalla soglia dell'ingressoMenu di degustazione
45, 55 euro
Prezzo medio antipasto
18.00
Prezzo medio primo
18.00
Prezzo medio secondo
26.00
Prezzo medio dolce
9.00
Prezzo medio coperto
4.00
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