È una Stube rinnovata e rinvigorita, che riparte da due capisaldi della storica brigata, l'executive chef, Fabio Falsetti e il maitre di sala e sommelier Jgor Tessari, a cui si sono aggiunti il sous chef Guglielmo Baron e la pastry chef Marta Morbin e l'aiuto in sala Achref Werfelli. Tutti giovanissimi, tutti talentuosi e il risultato è un ristorante elegante, caldo e accogliente, con una cucina creativa e di tecnica, che valorizza la ricchezza dell'Altopiano, dai vegetali ai frutti, al formaggio e alle carni. Nessuna voglia di stupire fine a se stessa e tanta empatia, piatti allegri, gustosi e coerenti.
Alla Stube della famiglia Mosele insomma si sta davvero bene, coccolati da un servizio impeccabile, ma molto amichevole: Jgor ha una conoscenza enciclopedica dei vini e la carta lo rispecchia, ama mettersi in discussione e proporre etichette mai banali, con una attenzione ai naturali, ma quelli buoni. Dolci e pasticceria priovilegiano sapori e profumi agli zuccheri, complimenti. Vito e Marcantonio Mosele hanno compiuto un miracolo, andate a dirglielo, se lo meritano.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
Ristorante con camere
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.