Un piccolo isolotto sul Po, collegato alla terraferma da appendici artificiali e ponti in legno da percorrere a piedi fino a un vecchio casone da pesca, rimodernato con gusto e dettagli. Qui, da una decade, la famiglia Bison si lascia influenzare dall’intorno restituendo un racconto culinario di autentica contemporaneità.
Ventiquattro coperti, tovaglie su cui poggia una wine list appassionata, che valorizza tutta Italia e una corposa presenza di champagne francesi e referenze tedesche. In cucina Sauro è bravissimo ad assegnare un’interpretazione moderna ai grandi classici.
Non aspettatevi manierismi fini a se stessi o inutili passaggi, ma cotture al millimetro e sapori pieni, rotondi, bilanciati. I crostacei sono davvero gratificanti, a guazzetto o nelle fritture croccanti, così le paste secche e fresche, condite giornalmente con ciò che di buono arriva dal mercato. È però con l’Anguilla cotta alle braci (e la sua grassezza perfettamente misurata) che si toccano picchi sublimi e la sosta diventa davvero indimenticabile. Notiziola finale: se prenotate il menu degustazione online, c’è uno sconto di 10 euro.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)